Oggi voglio mostrarvi la mia ultima creazione: un "portagioielli d'arte".
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Ovviamente, ogni elemento è stato rigorosamente realizzato e decorato a mano. |
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| Per prima cosa, usando un programma di grafica, ho creato il progetto con la forma e le misure che volevo dare. |
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| Per la realizzazione ho usato dei pannelli di lamellare di abete da 18 mm sui quali ho disegnato la sagoma e (seguendo le misure del progetto) mi sono tracciata i segni dove fissare successivamente i vari ripiani. |
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| Ho tagliato i due laterali usando il seghetto alternativo e lisciando poi con carta vetrata. |
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| Ho disegnato e tagliato anche la parte superiore riportando il disegno del cuore al centro. |
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| Dopo aver fatto un foro con il trapano, in un punto qualsiasi del cuore, ho inserito il seghetto alternativo e ritagliato la sagoma. |
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| Con una fresa ho creato (lungo i due laterali) l'incastro per fissare la parte superiore e quella inferiore. |
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| Quindi ho fissato con colla vinilica le due parti ai laterali. |
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| Ho tagliato i due pannelli e i tre divisori per i cassetti. |
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| Ho fissato, con colla vinilica, i tre divisori tra i due pannelli, dopodiché ho incollato il tutto alla struttura creata in precedenza. |
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| Per una maggiore stabilità e sicurezza, con il trapano, ho fatto due fori per ogni ripiano e ho inserito dei tasselli da 8 mm fissandoli con colla vinilica... |
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| ...dopo aver fissato così tutti i ripiani ai due laterali con colla vinilica e tasselli ho laccato con 2 mani di FONDO ALL'ACQUA e 2 di FINITURA SATINATA BIANCA ALL'ACQUA. |
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| Dopo aver preso le misure degli spazi ottenuti per i cassetti, ho tagliato i vari pezzi per crearli: i due laterali; lo schienale; la parte anteriore e il fondo. Per i cassetti ho usato dell'abete da 14 mm, mentre per il fondo ho usato dei pezzi di MDF da 5 mm.. A tutti i pezzi, aiutandomi con una piccola fresa, ho creato la scanalatura per inserire il fondo. |
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| Come si può notare da questa foto, ho tagliato i laterali e il pannello posteriore leggermente più bassi del pannello anteriore che invece doveva rientrare perfettamente nelle nicchie. |
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| Ho assemblato tutti i pezzi fissandoli con colla vinilica e chiodi, dopodiché ho verniciato con 2 mani di FONDO ALL'ACQUA e 2 di FINITURA SATINATA ALL'ACQUA. |
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| Per i pomelli ho usato un pannello di compensato da 8 mm. Ho disegnato i 4 cuori e ho ritagliato con un seghetto da traforo. |
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| Da un tondino da 1 cm di diametro mi sono ricavata i 4 tasselli per i pomelli. |
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| Usando il trapano a colonna, con una fresa da 1 cm, ho fatto gli incastri per fissare i tasselli con la colla vinilica. E successivamente ho laccato di bianco come i cassetti. |
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| Ed ecco qua i cassetti pronti per essere posizionati nella piattaia. |
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| Per il fondo ho usato delle fasce di legno leggero che ho prima incollato tra loro e poi fissato con colla, viti e chiodi in direzione di tutti i ripiani. |
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| Anche lo schienale è stato trattato con FONDO ALL'ACQUA E FINITURA SATINATA |
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| Alla fascia inferiore, dopo aver diviso lo spazio che avevo a disposizione ho fissato 6 ganci per appendere le tazze. Nel progetto, inizialmente, ne avevo previsti 4, ma vista l'imponenza della piattaia ho optato per 6. |
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| Dopo aver fissato i 6 ganci, ho inserito i 4 cassetti. |
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| Ed eccola qua! FINITA e... pronta ad accogliere il servizio di antichi piatti e tazze della nonna! |
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Aspetto numerosi commenti!
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| Foto del contrabbasso a fine restauro |
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| Ecco il mandolino dopo il restauro! |
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| Prima del restauro, il mandolino presentava delle spaccature; aveva parti mancanti nei decori intorno al foro; non aveva più il decoro centrale a forma di farfalla; i tasti, le meccaniche e la cordiera erano tutti ossidati; il capotasto era rotto all'altezza del MI. |
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| Dopo aver fissato le parti scollate con colla animale sciolta a caldo, ho pulito tutto il legno e livellato i tasti. Ho creato la sagoma della farfalla usando un sottilissimo foglio di legno. Ma prima di incollarlo nella sua sede, non avendo nessuna traccia di quella originale, ho lasciato che la dipingesse mia figlia Eliada dando libero sfogo alla sua fantasia. Beh che dire?! Credo che abbia fatto proprio un bel lavoro. Il decoro è "fresco", ma allo stesso tempo si sposa benissimo con gli anni dello strumento! Ho fissato la sagoma della farfalla, così dipinta, nella sua sede e ho rilucidato tutto il mandolino con gommalacca e tampone. |
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| Una volta restaurato il legno e i decori, ho rimontato le meccaniche ...ovviamente dopo averle minuziosamente pulite! |
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| Per finire, ho montato: ponticello, cordiera e corde e il vecchio mandolino è tornato a suonare! |
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| Questo è il bassorilievo dopo il restauro e la rivisitazione dei colori in stile "Thun". |
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| Prima del restauro, si presentava così. |
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| Dopo aver staccato le figure in gesso dal supporto in legno, ho rimosso la vecchia attaccaglia arrugginita dal retro. |
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| Ho incollato eventuali parti scollate e ho stuccato i fori e le fessure del legno. |
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| Una volta asciugato lo stucco, ho levigato con carta vetrata sottile e ho laccato il legno con smalto all'acqua bianco opaco. |
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| Dopo aver sistemato la base in legno, sono passata al restauro delle figure in gesso, procedendo nel seguente modo: 1. Ho pulito la superficie per eliminare eventuali parti staccate; 2. Ho ricostruito le piccole parti mancanti con gesso fine per odontotecnici; 3. Ho levigato le parti ricostruite; 4. Ho dato una mando di fondo aggrappante all'acqua color carne. |
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| A questo punto, con acrilici ed acquerelli ho iniziato a dipingere le vesti, i capelli e infine i volti, cercando di avvicinarmi il più possibile ai colori stile "Thun". |
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| Dopo qualche pennellata di oro in polvere, il bassorilievo ha acquistato una nuova veste più moderna, ma allo stesso tempo classica ed elegante . |
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| In questo post vi spiego come ho restaurato questo vecchio interfono, trasformandolo in una simpatica lampada vintage. |
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| Prima di ogni intervento, l'interfono si presentava così: con le parti metalliche tutte ossidate, la verniciatura rovinata, le scritte sbiadite e ingiallite. |
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| Ovviamente la prima cosa da fare era smontare tutte le parti ed eliminare la parte elettrica interna, ormai rovinata e inutilizzabile. |
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| Dopo avere smontato tutti i pezzi e aver eliminato la parte elettrica dall'interno, ho ricostruito l'angolo rotto dell'interfono. Per farlo, ho usato un prodotto bicomponente che salda e attacca anche su metallo. Dopo aver ricostruito il pezzo e averlo levigato, ho riverniciato tutto con lo smalto all'acqua nero. |
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| Prima della verniciatura, ho pulito e lucidato tutte le parti metalliche usando una spazzola apposita montata sul trapano a colonna. |
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| Per le scritte, invece, dopo aver preso le misure di quelle vecchie, le ho rifatte al pc utilizzando un programma di grafica. Le ho stampate e rimontate nella loro sede, sostituendo anche la pellicola che le ricopriva. |
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| Il problema era trovare un portalampada e lampada abbastanza piccoli da entrare nella cornetta. E dopo aver guardato un po' in giro, ho optato per questo piccolo faretto a led. |
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| ...e per il cavo che porta la corrente alla lampada come fare? Semplice! Ho usato un cavo di una vecchia radio (preso dalle tante cianfrusaglie che non butto mai via), l'ho arrotolato intorno ad una barra cilindrica di metallo e l'ho scaldato con la pistola a caldo fino a quando non ha preso la forma a molla. |
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| Dopo aver montato anche il cavo per la corrente e un interruttore "volante" di quelli per lampade, ho provato ad accendere l'originale lampada vintage. |
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| Sarà che amo infinitamente restaurare, ma veder rinascere pian piano un oggetto come questo, forse destinato alla vecchia ferraglia, NON HA PREZZO! |
